Archivio | 13:03

Settimana impegnatissima….

24 Lug
Hei Hei… da nn fare nulla tutti i giorni sn passata al caos più totale… Incomincia la settimana da martedì sera…io alle 8 di sera chiamo ennio e g li propongo di andare  a casa di Dotty di nascosto ad attaccargli un mega lenzuolo(che si frantuma solo a guardarlo :-)) alla siepe di casa dondi… Bellissimo… Ci troviamo io, ennio e marisa, e dopo aver scritto "ciao" sulla strada di casa mia, con la bomboletta, pensiamo che ora di incominciare a fare la pazzia… Un quarto d’ora a sguardo "perso" a pensare alla frase…e il risultato"al nostro dotty, auguriamo un comple morbidoso come dondi salotti… I tuoi amici cuscinosi-"… Ci graffiamo con la siepe, diventiamo tutt’uno con la siepe, amiamo la siepe, malediciamo la siepe, e alla fine??? Il telo è storto… di nuovo…  Ci graffiamo con la siepe, diventiamo tutt’uno con la siepe, amiamo la siepe, malediciamo la siepe,e grazie a ennio che scavalca il cancello, il telo è dritto… Poi alla fine, avendo invitato simo alla vekkia, ed essendo la prima degli amici cuscinosi ad uscire cn lui, vengo sgamata praticamente subito… "giulia tu c’entri qualcosa???" io guardando in giro…"No No"… e lui"sicura" e io "no no"… "dimmi chi sono i tuoi complici??" e io "ehhh… ok… Ennio e marisa":-)… Poi serata alcool in vekkia, cn simo(visto che era il suo comple gli abbiamo offerto da bere) damiano e roberto… mercoledì mattina… I miei partono x 3 giorni e vanno in toscana… Mercoledì pomeriggio mi annoio… Sono a casa da sola e stò praticamente tutto il giorno a casa davanti al pc… Di sera viene Mirko e mangiamo al freesbee, e poi mi è venuto a trovare Roberto… Ho visto un film tristissimo su rete4 dove c’era una ragazzina che moriva di sclerosi multipla… Giovedì mattina, mi sveglio perchè mia mamma che oggi e a pisa, mi chiede se voglio la maglia, dove bart simpson cerca di sorreggere la torre… e le dico che è meglio che mi compra una borsa(visto che faccio la collezione)… Oggi pome devo andare ai petali x conoscere la nuova responsabile(dove inizio a lavorare) che sono contentissima, xkè è simpaticissima… E poi con Ennio sempre in giro x… nnsipuodirecosa…. Stasera forse si va a fare un salto alla festa della birra a correggio cn dami, fede, robby, ste, manu se viene… Domani, primo giorno di lavoro dalle 11 alle 15… 4 ore… bella lì… Tornano i miei… Cn un sacco di regalini 🙂 Cmq di sera mega grigliata a casa di Paride, l’amico di Alby, il mio ex compagno di classe, cn carne, cocktail, bar, musica, piscina, fino a notte fonda… Figata, nn vedo l’ora… Sabato è il grande giorno di Dotty… Mega comple, nn si sà dove fino all’ultimo… Io arrivo dopo perchè lavoro dalle 15 alle 21… Ma ci sarò… Domenica diciamo semplicemente PUSH BACK4 a nonantola e SUBSONICA gratuiti a Carpi… Bella lì…Cmq… a parte tutto, volevo aggiungere…
AUGURI DOTTINO!!!
Ti voglio bene!!!
 
 

Il cavaliere oscuro

24 Lug
Il cavaliere oscuro 
(The Dark Knight)
 
"Il Batman di Nolan è un detective incorruttibile a caccia di prove che agisce in una "giungla d’asfalto" e trattiene per sempre il "sorriso" slabbrato di Heath Ledger"
 
 
Il crimine organizzato a Gotham City ha le ore contate. Batman, il tenente Gordon, il nuovo Procuratore Distrettuale e alcuni improbabili epigoni dell’Uomo Pipistrello in imbottiture da hockey hanno dichiarato guerra ai criminali. La loro fortuna e i loro dollari, accumulati in una banca di massima sicurezza, vengono rubati da Joker, un pagliaccio sadico e mascherato che getterà la città nel disordine e nell’anarchia. Riempite le tasche di lame, polvere da sparo e lanugine, Joker sfiderà il cavaliere oscuro di Bruce Wayne e rivelerà il lato oscuro di Harvey Dent, l’eroe procuratore che applica la giustizia e agisce a volto scoperto.
Negli anni il fumetto ideato da Bob Kane si è "riletto" per riscriversi in nuove forme, in questo modo ha riscritto anche il proprio rapporto con il cinema. Si è perciò compiuto il progetto di portare sullo schermo Batman, evitando l’estetica pop-camp di una precedente età televisiva, interiorizzando le proprietà narrative del fumetto e quelle del video e procedendo verso la loro integrazione radicale.
Dopo la deformazione grottesca e la stilizzazione espressionistica delle versioni di Burton, che aveva saputo trovare un equivalente plastico-dinamico alle figure disegnate sulle tavole, il Batman "iniziato" e "totalmente formato" di Nolan riscrive in chiave crepuscolare il mito del giustiziere mascherato e rilancia in avanti la scommessa del fumetto al cinema. Se il Batman di Burton è infatti prossimo al sistema di rappresentazione dei cartoons, dal quale del resto l’autore proviene, Nolan codifica nel noir il character di Kane, deviandone le traiettorie e sviando lo sguardo dello spettatore in un gioco perverso, che si annoda nella psicologia dei suoi protagonisti e si complica nell’interazione tra i personaggi e il paesaggio metropolitano dominato dal denaro.
Sviluppata la sua mentalità investigativa e dichiarata la sua formidabile capacità abduttiva, il cavaliere oscuro di Nolan è un detective incorruttibile a caccia di prove (un proiettile esploso nel muro vale un indizio), che tocca cadaveri, frana sulle macerie dei palazzi e agisce in una "giungla d’asfalto" dentro una divisa leggera da "corpo speciale". Spogliato dal rigido esoscheletro, il singolare "costume", disgiunto dal cappuccio, attribuisce nuova energia al personaggio logorato dal protrarsi dell’iteratività narrativa.
Quello che conta nel Cavaliere oscuro è l’enigma della psicologia dei personaggi: i compagni (Harvey e Gordon) di Batman quanto gli antagonisti (Joker e Due Facce) non sono semplici caratterizzazioni laterali ma diventano figure malate di un incubo, sistematicamente inquadrate dal basso (soprattutto Joker) come un insieme ambiguo e incombente.
Apparentemente costruito come film sulla voracità e sul potere distruttivo del denaro (il film si apre con la realizzazione di un colpo e la liquidazione di tutti gli esecutori materiali della rapina ad opera di chi l’ha concepita), Il Cavaliere oscuro si rivela opera della paranoia e del progressivo affondare dell’eroe senza maschera di Aaron Eckhart (Harvey Dent), risentito coi compagni e attirato verso il basso da un inafferrabile Joker. Dalla "caduta" muore Harvey e nasce Due Facce, un reduce-sopravvissuto e psicopatico quanto l’irriducibile clown di Ledger, di cui il regista non rilegge le origini, perché Joker è figlio del caos e la sua ferita, aperta in un "sorriso", è figlia di una leggenda declinabile all’infinito.
Come The Prestige così Il Cavaliere oscuro è una saga della dualità, ma diversamente dal primo a Gotham City non vince chi rischia di più o chi ha meno remore morali, i duellanti sono tutti ugualmente sconfitti e perdenti. Batman perde l’illusione di Rachel e attira su di sé l’attenzione ostile dei cittadini, distogliendola come un prestigiatore da quei particolari che lascerebbero intuire la soluzione del mistero; Harvey perde Rachel e la "faccia"; Joker la risata, bloccata e "appesa" in cima a un grattacielo; gli spettatori perdono il volto disfatto nel make-up di Heath Ledger, rovesciato e trattenuto dal dandy malinconico di Bale. Se lo lasciasse precipitare nemmeno Batman esisterebbe più. E (questo) Joker non può davvero andarsene mai.