Archivio | 22:02

Kingdom For A Heart/Un Regno Per Un Cuore (Sonata Arctica)

28 Lug

 

Perchè diavolo stai li, aspettando che
io ti aiuti, quando io stesso sono abbattuto?
Aspettando il mio salvatore, il mio mondo sta affogando, non c’è
posto per l’aria, non posso respirare, darei un regno per un giorno in più.

Darei un regno
per un ulteriore giorno da re nel tuo mondo,
darei un regno, per appena un giorno in più.

Cosa diavolo aspetto qui, che tu arrivi
e ti tolga la vita?
Solo per un momento, ho un buco dove
dovrei avere un cuore, sono fatto di legno, cado a pezzi
darei un regno se solo avessi te.

Darei un regno
Per un ulteriore giorno da re nel tuo mondo
Darei un regno, se solo avessi un cuore.

Darei tutto per un cuore
se fossi un re darei il mio regno.
Tesori e corone non significherebbero niente
se solo avessi un cuore, se solo avessi un cuore…

Adesso so che non ti amerò mai, sono un uomo senza
un cuore, non mi è permesso provare sentimenti umani.
Sono un re di una terra, detto le leggi ai mari, darei tutto
in un istante. Se solo avessi un istante.

Darei un regno
Per un ulteriore giorno da re nel tuo mondo
Darei un regno, se solo avessi un cuore.

Darei tutto per un cuore
se fossi un re darei il mio regno.
Tesori e corone non significherebbero niente
se solo avessi un cuore, se solo avessi un cuore…

 

(Ma come si fà a ridursi così maledizione???)

La neve se ne frega #02

28 Lug

"Posso far si che succeda… se tu lo vuoi."

Mi saluta con uno sguardo che mi fà sentire nudo e torna da Croto, che oltre che un coglione è anche il suo uomo.

Il fatto è che non sò se Trisa mi piace. Fisicamente intendo… è una vecchia di venticinque anni, ma ne dimostra almeno venti.

Trovarle dei difetti è difficile. Sempre fisicamente parlando.

Torno dentro. La festa è degenarata di brutto. La musica Phibrak dell’anno scorso spacca i timpani.

Ma io sento solo il tarlo che Trisa mi ha messo in testa. Che lavora di brutto…

Mentre Pronsca e Blasca, che negli anni sono diventate grandi amiche, dondolano e cantano assieme…

Mentre Famo minimizza facendo battute sul seno di sua moglie…

Lavora mentre Trisa e Croto si scambiano metri di lingua…

Mentre Randa consola Diasca…

Lui continua a lavorare. E si fà sentire sempre un pò di più.

E quando ti vedo ballare mezza nuda in mezzo a tutti, il tarlo si mette a fare un casino del diavolo.

Quando ti giri per guardarmi è come se fosse passato un anno.

Non ti ho mai vista tanto ubriaca.

Mi costringo a perdonarti di non essere venuta a cercarmi.

Mi ci vuole un pò.

Da qualche parte, dentro di me, sò che il tarlo ha fatto il suo lavoro.

Ha scavato a fondo e ha trovato qualcosa che non credevo di avere. E continua a scavare.

Una specie di rumore bianco mi riempe la testa. Quasi non riesco a sentire la musica…

Non importa quanto alzino il volume…

Compleanno Dottino…

28 Lug
Arrivo al ristorante alle 21.30, dopo essermi preparata in macchina e dopo essere stata dalle 9 del mattino al lavoro…
Entro e ci sono tutti… tranne Vale, Fra, Fede, Alecs, Betta… 😦 sono mancati…
Menù tradizionale ultra appetitoso… Tortelli verdi, di zucca, di patate… Carne alla griglia compresa di verdure grigliate e patatine… poi arrivano i pasticcini… siccome x tutta la sera, oltre che "tediare" la Vale, che si è sdraiata su 2 sedie xkè era stanca, e chiedere alla Gaia di venire fuori a prendere una boccata d’aria x un sacco di volte e metterci d’accordo x andare in piscina, io Palic e appunto… la Gaia, ci siamo appropriati violentemente di 3 piattini… Al nostro "liffo" appuntamento si è aggiunto anche desi, ed è diventata una gara a chi ne mangiava di più… Il mio stomaco e quello della Gaia sono arrivati a 3… Quello del Palic a 4 e quello di desi a 5… Mamma mia…
Dopo risate, scherzi, imprechi, curiosità, gente che aveva mal di pancia x il troppo mangiare, io, Ennio e Marisa, ci appostiamo dietro al tavolo x dare il regalo a Dottino… E così…Aspettiamo che pagano tutti e poi gli consegnamo l’enorme scatolone… (ennio complementi x la fantasia della frase "auguri Dotty"… e poi ci lamentiamo di Dotty che scrive solo "auguri" con il pennarello nero… :-))
Apre la scatola grande e si trova il cubo della wii fit che abbiamo sudato al mediaworld di Reggio con Ugo 🙂 (il commesso)…
Il problema è che quando Dotty apre la scatola… "CHE VERGOGNAAAA…Ma non è la wii fit!"
é la cornice che fa scorrere le foto… Ci sono tutte le nostre faccine… Anche se inizialmente rimane fissa quella di Alecs… 🙂
Bene bene…
Dopo il regalo, la cena e tutto,ci dirigiamo verso il Vampiria, che chiudeva quella sera lì…
Beviamo, parliamo, cantiamo, suoniamo i tavoli,accarezziamo i serpenti, vediamo la moto entrare nel locale, si bevono delle provette di sangue in memoria di dracula, ma soprattutto CI FACCIAMO LA DOCCIA!!!  
Eh sì, perchè poi inizia a diluviare… Ma noi nn ci arrendiamo, e resistiamo anche fuori dalla porta x aspettare che si liberi il tavolo… Poi verso le 2.30 ce ne ritorniamo a casetta…
Serata SUPER…
Grazie a Dottino x averla organizzata, e ancora AUGURI…
Ti voglio Tanto Bene
 

Cos’è la decrescita felice?

28 Lug

Molti ne parlano (anche a sproposito) e il fatto di avere un nome ironico la rende molto popolare. Ma che cosa significa davvero "decrescita felice"? E chi l’ha teorizzata?
Alla base di tutto c’è il lavoro di Nicholas Georgescu-Roegen, economista di origini romene che all’inizio degli anni Settanta pubblicò The Entropy Law and the Economic Process. Georgescu-Roegen sosteneva che ogni disciplina scientifica che si occupasse di definire le sorti future dell’umanità doveva fare i conti con le leggi della fisica, in particolar modo con il secondo principio della termodinamica (in ogni trasformazione di energia c’è una perdita di energia). In base a queste considerazioni si dovrebbero riscrivere tutte le teorie sullo sviluppo economico tenendo presente la deperibilità (e la non rinnovabilità) delle materie prime; in pratica si sottolineava che il processo economico "consuma" le risorse della Terra. Secondo il romeno l’economia del futuro avrebbe dovuto essere una "bioeconomia", un sistema ecologicamente e socialmente sostenibile.
Altri studiosi hanno ampliato la prospettiva dell’economia in chiave ecologica come Kenneth Boulding. Nato in Inghilterra e laureato a Oxford, Boulding si affermò come cattedratico nelle università americane dedicando il lavoro di una vita a ridicolizzare il PIL: "Quando qualcuno inquina qualche cosa e qualcun altro depura, le spese per la depurazione fanno aumentare il PIL, ma il costo dei danni arrecati dall’inquinamento non viene sottratto, il che, ovviamente, è ridicolo. Ho condotto una campagna per cambiare il nome del PIL in CIL, cioè ‘costo interno lordo’ perché rappresenta quello che dobbiamo produrre per restare al punto di partenza o per fare minimi passi avanti. Il consumo è una forma di degrado, è una cosa negativa, non positiva. Il prodotto fisico finale della vita economica è rappresentato dai rifiuti".
In tempi recenti il movimento per la decrescita felice ha iniziato a riproporre i principi del NO-PIL, con il gran merito di porre all’attenzione di molti i miti dell’economia dominante. A ispirare il movimento, il manifesto del francese Serge Latouche, professore di economia.

Storiella del porco

28 Lug

Un fattore comprò un cavallo da monta, un esemplare stupendo!!!
Lo pagò una fortuna ma dopo un mese il cavallo si ammalò.
Così il fattore disperato chiamò il veterinario:
– beh… il suo cavallo ha un virus, deve prendere queste medicine
per 3 giorni, dopo il terzo giorno vengo a controllare, se non si sarà
ripreso dovremo abbatterlo!
Il porco lì vicino ascoltò tutta la conversazione.
Dopo il primo giorno di medicinali tutto era come prima!
Il porco si avvicinò al cavallo e gli disse:
– forza amico, alzati!
Il secondo giorno la stessa cosa, il cavallo non reagisce.
– Dai amico, alzati, altrimenti dovrai morire! – lo avvisò il porco.
Il terzo giorno gli diedero la medicina ma… niente!
Il veterinario arrivo e disse:
– purtroppo non abbiamo scelta, dobbiamo abbatterlo perchè ha un
virus e potrebbe contagiare gli altri cavalli!
Il porco sentendo questo, corre verso il cavallo per avvisarlo:
– daje vecchio mio, il veterinario è arrivato, forza, ora o mai più!
Alzati subito, dai!!!
Subito il cavallo diede un sussulto, si alzò e cominciò a correre!
– Miracolo!!! Dobbiamo festeggiare – gridò il fattore.
– Facciamo una festa! AMMAZZA IL PORCO!

Morale della storia: "Fatti sempre i cazzi tuoi!"