Archivio | 16:56

La parabola del ranocchio

26 Lug

 

C’era una volta una gara di ranocchi dove l’obiettivo era di scalare una gran torre.
Quando iniziò la gara si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro.
In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero
la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo:
"Che pena! Non ce la faranno mai!"

I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere
la cima. La gente continuava:
"Che imbranati, che pena! Non ce la faranno mai!…"

I ranocchi si stavano dando per vinti tranne uno testardo che continuava ad insistere.
Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo,
raggiunse alla fine la cima.

Gli altri volevano sapere come avesse fatto, così un ranocchio si avvicinò e glielo chiese.
Si scoprì che il nostro amico.. era sordo!

Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative…
DERUBANO LE MIGLIORI SPERANZE DEL TUO CUORE!

Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi.
Per cui, preoccupati di essere sempre POSITIVO qualunque cosa dicano gli altri!

Sing in Silence/Canta In Silenzio (Sonata Arctica)

26 Lug

 

Eri la bambina di papà, carina e dolce
mai nei guai, tesoro di mamma
Piccola bambina che non ha potuto vedere
che la pressione di quelli chiamati amici
era semplicemente troppa.
La “scimmia”* lentamente le è salita sulle spalle
offrendole un aiuto per le sue pene
dandole amore e cura
nessuno si interessava di lei, nessuno si interessava di lei…
Debole come una rosa sulla neve,
mangiava tutta la tua forza e i tuoi soldi
camminando nell’ombra giorno e notte
togliendo la luce che c’era nei tuoi occhi.
Non sono riuscito a scacciare la “scimmia” dalle tue spalle.
Ho forse visto un bagliore nei tuoi occhi?
Era solo l’ultima scintilla della speranza
che moriva, la speranza che moriva?
“Perdonami, Padre, il mio peccato quotidiano…”
Come posso perdonarti o abbandonarti mai?
Sai che se vivi così, così morirai.
Rifugio del Sentimento, Oceano della Tristezza
Erede della Sera canta in silenzio.
“Ho bisogno di avere adesso, il mio peccato quotidiano…”
Per tutta la tua vita ho pregato per avere il tempo
di mostrarti dove sta la luce,
adesso questa è la fine
una rosa in memoria dell’innocenza.
“Lo so, Padre, non posso vincere…”
Non ti perdonerò mai, né mai ti abbandonerò
Sai che se vivi così, così morirai.
Come posso cancellare la tua pena e aiutarti
quando la morte vuole baciarti e tu vuoi ricambiare il bacio?

 

(La canzone parla della dipendenza dalla droga, e di come nonostante tutto a volte siamo i soli artefici delle nostre sofferenze. Io preferisco allargare questi discorsi a tutte quelle cose che ci creano dipendenza e che volenti o nolenti tendono a complicarci la vita e a farci stare male)